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Immagine del redattoreservo gianco

DONNA ECCO TUO FIGLIO

«Donna, ecco tuo figlio!»

gunê, ide su ho huios

la Bibbia, un affascinante libro. Un libro pieno di cose facile e cose impossibili da capire. Per quelle impossibili mi sono accontentato del versetto Giovanni 16:12 Ho ancora molte cose da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; e posso dire che molte e poi molte cose non sono alla mia portata; per questo motivo ho partecipato a due diversi corsi biblici, e ancora oggi studio e studio, forte del consiglio del Signore. Osea 4: 6 Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza. Poiché tu hai rifiutato la conoscenza, anch'io rifiuterò di averti come mio sacerdote. Ma fra le tante cose difficili ce ne è una che sembra facile ma mi ha bucato la testa, e allora mi sono affidato ad altri e un giorno chiesi come mai il Signore Gesù disse questa frase; «Donna, ecco tuo figlio!» alla mia domanda ci fu questa risposta:”eh! Bella domanda”. E tutte le volte che mi ripetevo con questa richiesta ad altri servi, ci sempre la medesima risposta:”eh. Bella domanda”!

Certo! Forse era veramente una bella domanda, ma in cambio non c’è mai stata una “bella risposta”, pertanto proverò a darmi una risposta sperando di rispondere anche a coloro che da tempo si fanno la medesima richiesta. Non so se ci riuscirò, ma non voglio lasciare la bella domanda senza una bella risposta. Prego il Signore possa illuminarmi e prego voi di avere pazienza per me nel seguirmi in questa piccola avventura.

Ma partiamo dall’inizio, il passo dice: Giov. 19:26 Gesù dunque, vedendo sua madre e presso di lei il discepolo che egli amava, disse a sua madre: «Donna, ecco tuo figlio!» 27 Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!» E da quel momento, il discepolo la prese in casa sua.

Sicuramente la parola usata può dare alcune aperture, infatti la parola figlio (huios) significa figlio ma anche discendente, (sul discendente ci arriveremo in seguito), mentre la parola usata per donna (gunè) ha anche altri significati:

1) una donna di qualsiasi età - vergine, sposata o vedova 2)una moglie 2a) di una donna fidanzata

Alcuni avvallano il significato “vedova” in quanto Giuseppe non viene mai menzionato da dopo l’adolescenza di Gesù, ma credo che quando viene detto dalla bibbia ci può dare luce;

Matteo 13:55 Non è questi il figlio del falegname? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda?

Se lo riconoscono nel figlio del falegname e non nel figlio della vedova del falegname, potrebbe anche significare, e sottolineo “forse”, che Giuseppe e i suoi figli non seguivano Gesù in quanto lo credevano pazzo: MARCO 3: 20-21 I suoi parenti, udito ciò, vennero per prenderlo, perché dicevano: «È fuori di sé»...

Maria non viene chiamata “madre”, ma donna, e questo non perché aveva paura di ritorsioni il far sapere che era sua madre, ma perche (secondo il mio modesto avviso), il compito di madre già cominciato a declinare con l’insegnamento alle nozze di Cana (donna, che c’è fra me e te) ora erano arrivate al compimento: non c’è più relazione fra madre e figlio ma ora “questa donna” ha davanti a se il “Messia”. Ma questo non significa che se Maria prima è stata amata da Gesù figlio o ora non venga amata da il Gesù Messia. Infatti nonostante la Sua agonia, nel Suo grande amore non vuole lasciare la donna che l’ha allevato e amato in una famiglia in cui non credono in Lui e con i quali non può condividere i suoi sentimenti e la sua fede. Gesù ha sempre una soluzione.

Bene, altro punto è che la scrittura sottolinea è che il discepolo che Gesù amava, (Giovanni) non era sotto la croce ma presso la madre di Gesù. Questo lascia intendere che fra i due poteva esserci e sicuramente c’era un certo legame.

Per capire l’affermazione di Gesù verso sua madre bisogna innanzitutto scoprire chi era e perché era così amato questo discepolo: lasciamo che la bibbia si spieghi e si riveli per mezzo di se stessa.

Matteo 4:21 Passato oltre, vide altri due fratelli, Giacomo di Zebedeo e Giovanni, suo fratello, i quali nella barca con Zebedeo, loro padre, rassettavano le reti; e li chiamò.

Il primo punto da ricordare è questo: Giovanni era figlio di zebedeo e fratello di Giacomo.

In Gv 19:25 è detto che “presso la croce di Gesù stavano sua madre e la sorella di sua madre”.

Punto secondo: sotto la croce insieme a Giovanni c’era Maria e sua sorella di sua madre (la zia di Gesù).

in Mr 15:40 abbiamo l’identità: “Tra di loro vi erano anche Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo il minore e di Iose, e Salome”.

Punto terzo: la zia di Gesù si chiamava Salomè.

Da Mt 27:56 otteniamo su di lei altre informazioni: “Tra di loro erano Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedeo

Da questi dati incrociati risulta che la sorella di Maria madre di Gesù si chiamava Salomè ed era la madre dei figli di Zebedeo, ovvero di Giacomo e di Giovanni (Mt 4:21). Da tutto ciò risulta che Giacomo e Giovanni erano cugini di Gesù. Questa parentela spiega bene l’amore per Giovanni, “il discepolo che egli amava”. – Gv 19:26.

Inoltre spiega anche la confidenza della donna (sua zia) con Gesù quando gli chiese di mettere i suoi due figli (cugini di Gesù) una alla sua destra e uno alla sua sinistra, e spiega anche la risposta molto confidenziale che mai si è visto dare da Gesù a una donna. “che vuoi”? Gesù ha sempre trattato le donne in modo paritario, ma in questo caso risponde in modo confidenziale, e questo dimostra la confidenza che avevano tra zia e nipote.

Dunque il discepolo che egli amava non era altro il suo cugino più piccolo e questo potrebbe spiegare del suo affetto particolare, del perché Giovanni era lì tra la zia e sua madre e del perché Gesù decise di affidarla a lui. Chi meglio del cugino amato, un discendente di Maria (lo abbiamo visto all’inizio con la parola HUIOS), in casa della sua sorella dove poteva avere affetto e riparo.

Vorrei tradurre così “donna ecco tuo figlio”: Maria io non sono più tuo figlio, ma ti darò un figlio che si prenderà cura di te, colui che mi ama e amerà anche te, Giovanni tuo nipote che già ami.

Voglio anche pensare che nel Suo immenso amore, Dio dette un figlio ad Eva in sostituzione di Abele che fu ucciso da suo fratello. Anche a Maria, Dio da un figlio in sostituzione di colui che i fratelli avevano ucciso. Dio è amore in ogni sua cosa. Amen.

Spero di esservi stato di aiuto.

Antinolfi Giancarlo 16/12/2013

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