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Gerusalemme, Antiochia, Efeso : modelli per un tempo nuovo



La visione


Oggi viviamo nel tempo della restaurazione di tutte le cose pronunciato nel libro degli atti.

Atti 3:20 e affinché vengano dalla presenza del Signore dei tempi di ristoro e che egli mandi il Cristo che vi è stato predestinato, cioè Gesù, Atti 3:21 che il cielo deve tenere accolto fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose; di cui Dio ha parlato fin dall'antichità per bocca dei suoi santi profeti.

Come Disse Pietro

Atti 3:24 Tutti i profeti, che hanno parlato da Samuele in poi, hanno anch'essi annunziato questi giorni.

I giorni della manifestazione dello Spirito Santo sono iniziati alla pentecoste e ai giudei per primi è stato manifestato il Cristo. Ma come sappiamo e come anche profeticamente il giorno della pentecoste lo annuncia, la benedizione non si è fermata ad Israele ma è arrivata anche a tutto il mondo. Non a caso nel giorno della discesa dello Spirito li udirono parlare in molti e diversi linguaggi di molte e diverse nazioni.

Il movimento dello Spirito non è mai cessato durante i secoli, ma certamente oggi più che mai vediamo accelerarsi l’opera e la manifestazione dello Spirito in tutti i continenti e in tutti i movimenti.

Non solo c’è stata l’accelerazione della comunicazione e della tecnologia, ma anche quello della crescita della chiesa e del movimento dello Spirito Santo.

Questo in parte è stato anche favorito dalla facilità di comunicazione e degli spostamenti.

Lo Spirito Santo ha portato i ministri di Cristo e le chiese ad una nuova consapevolezza e se ancora ci sono gruppi che sono fermi alle loro tradizioni religiose, vi sono anche però moltissimi anche all’interno di questi gruppi che si sono aperti al movimento dello Spirito e che hanno sperimentato la potenza della resurrezione in guarigioni , miracoli ed effusioni dello Spirito accompagnate da segni e da manifestazione di Carismi.

Così dopo il movimento iniziale che ha acceso la fiamma nel 1904 ed ha dato origine al vasto risveglio pentecostale accompagnato con la manifestazione del parlare in lingue ( glossolalia)

vi sono state molte ondate successive che hanno portato nuove aperture ( ed anche rotture con chi come sempre ha rigettato il nuovo) e nuove rivelazioni.

Così vi sono stati i grandi movimenti degli anni ’60 caratterizzati dal Jesus People negli Usa e il risveglio nelle chiese evangeliche tradizionali definito come “la terza onda”, come il risveglio nella chiesa cattolica che ha portato alla formazione del movimento carismatico cattolico che è tuttora in grande crescita.

Vi sono stati poi fenomeni più o meno eclatanti alcuni diffusi grazie ai media come Toronto e Pensacola e ve ne sono molto di più che vivono la loro quotidianità continuando a vivere progredire nell’atmosfera del risveglio continua, come molte chiese africane.

All’interno di questo movimento spirituale che ha aperto la porta ai doni dello Spirito Santo, il Signore ha anche portato consapevolezza della necessità di una nuova realtà del modello ministeriale e di governo. In particolare della importanza e della necessità per la chiesa di scoprire e riconoscere i ministeri fondazionali quali apostoli e profeti.

Efesini 2:20 Siete stati edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Cristo Gesù stesso la pietra angolare,

La chiesa come casa di Dio ha necessità di avere un sano fondamento. Senza un forte fondamento al momento della prova cadrà. ( Mt 7:24-27). La Parola ci insegna che come la chiesa primitiva era fondata su Cristo e sugli apostoli e profeti anche la chiesa di oggi è sottoposta alla stessa regola di grazia. Poichè la parola è eterna ed il progetto di Dio è immutabile così come lo è il suo consiglio, è impensabile che oggi Egli abbia deciso qualcosa di diverso per l’edificazione del corpo di Cristo che è la chiesa.

Purtoppo per molti anni si è voluto costruire su un errato fondamento e di conseguenza si sono costruite chiese instabili e incomplete. Molti hanno cambiato nome, ma non atteggiamento. Si sono chiamati protestanti ed evangelici ed hanno anche insegnato una teologia dove tutti si devono sentire sacerdoti, ma poi in pratica la divisione tra clero e laici è rimasta. Così vi sono ancora persone specializzate che si interessano delle “cose spirituali” e che sono pagati per fare questo: devono essere dei fornitori. Poi vi sono dall’altra parte gli usufruitori,coloro che “pagano” e perciò pretendono e non prendono responsabilità nella chiesa. Alla fine, nella migliore delle ipotesi, sono sempre pochi che lavorano per molti.

A Livello ministeriale si è accettata la figura dei diaconi, degli evangelisti e dei pastori ma ci si è spesso dimenticati degli altri doni ministeriali. Questi poi sono stati anche non compresi fino alla fine, tanto che in alcune realtà l’idea che ci sia un pastore a governare la chiesa è proprio rifiutata.

Qual’ è il modello biblico della prima chiesa ed esiste per noi un termine di paragone a cui rifarsi in relazione alla prima chiesa dell’era degli apostoli? Qual è la prima chiesa apostolica nella scrittura? Se esiste, cosa possiamo apprendere da questa riguardo alla vita, al ministerio ed al governo per i nostri tempi?

Alla prima domanda se esiste un modello biblico si potrebbe rispondere velocemente : “Gerusalemme”.

In effetti a Gerusalemme c’era una chiesa e c’erano degli apostoli, i primi apostoli chiamati da Gesù ad essere tali. (Sono stati definiti da alcuni come gli apostoli dell’agnello) Loro dettero la prima definizione del loro ministerio in Atti 6 quando a motivo delle vedove degli ellenisti che erano trascurate dettero la prima parola di governo: “Siano eletti dei diaconi per provvedere ai bisogni, noi faremo altro : preghiera e parola”

Atti 6:2 I dodici, convocata la moltitudine dei discepoli, dissero: «Non è conveniente che noi lasciamo la Parola di Dio per servire alle mense. 3 Pertanto, fratelli, cercate di trovare fra di voi sette uomini, dei quali si abbia buona testimonianza, pieni di Spirito e di sapienza, ai quali affideremo questo incarico.

Atti 6:4 Quanto a noi, continueremo a dedicarci alla preghiera e al ministero della Parola».

La novità delle chiesa di Gerusalemme fu appunto la rivelazione del diaconato e della funzione apostolica in questa nuova epoca della grazia. Così in Gerusalemme c’erano i 12 apostoli e i 7 diaconi e questa era tutta la compagine ministeriale ufficialmente riconosciuta per una chiesa che contava migliaia di credenti.

Ma la chiesa di Gerusalemme era ancora una chiesa troppo giudaica, aveva il fondamento apostolico, ma non la visione apostolica. Era ancora chiusa nelle sue tradizioni e non disponibile ad aprirsi ai gentili.Era una chiesa legata alla legge ed alla tradizione giudaica che desiderava che i gentili prendessero i costumi giudaici per diventare seguaci della nuova via. Occorsero vari interventi soprannaturali di Dio perché gli apostoli di Gerusalemme si aprissero alla nuova visione che il vangelo non era solo per gli ebrei ma era anche per tutte le altre nazioni del mondo. Pietro fu costretto a cambiare il suo paradigma e dovette giustificarsi davanti agli altri apostoli di aver fatto battezzare Cornelio! ( Atti 11:1-18) Occorse la persecuzione perché la gente si diffondesse da ogni parte per predicare la parola di Dio. Infine occorse un concilio per stabilire definitivamente che il vangelo poteva raggiungere anche i gentili. ( Atti 15) Si sa che le novità non sono sempre così ben gradite!

Antiochia è il secondo modello subito dopo Gerusalemme. A mio parere Antiochia è molto più apostolica di Gerusalemme, visto che il termine apostolo significa mandato. Antiochia nasce dalla missione e vive per la missione. Gerusalemme fu costretta alla missione dalla persecuzione,ma Antiochia dalla convinzione e dalla direzione dello spirito Santo.

Atti 11:19 Quelli che erano stati dispersi per la persecuzione avvenuta a causa di Stefano, andarono sino in Fenicia, a Cipro e ad Antiochia, annunziando la Parola solo ai Giudei, e a nessun altro.20 Ma alcuni di loro, che erano Ciprioti e Cirenei, giunti ad Antiochia, si misero a parlare anche ai Greci, portando il lieto messaggio del Signore Gesù.21 La mano del Signore era con loro; e grande fu il numero di coloro che credettero e si convertirono al Signore.

Atti 11:22 La notizia giunse alle orecchie della chiesa che era in Gerusalemme, la quale mandò Barnaba fino ad Antiochia.23 Quand'egli giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò, e li esortò tutti ad attenersi al Signore con cuore risoluto,24 perché egli era un uomo buono, pieno di Spirito Santo e di fede. E una folla molto numerosa fu aggiunta al Signore.

Atti 11:25 Poi Barnaba partì verso Tarso, a cercare Saulo; e, dopo averlo trovato, lo condusse ad Antiochia. Atti 11:26 Essi parteciparono per un anno intero alle riunioni della chiesa, e istruirono un gran numero di persone; ad Antiochia, per la prima volta, i discepoli furono chiamati cristiani.

In Antiochia vi era un grande libertà dello Spirito e vi erano “ Profeti e dottori”. Qui lo Spirito Santo regnava ed ha chiamato Barnaba e Paolo per la prima missione ufficiale della chiesa diretta ai gentili.

Atti 13:1 Nella chiesa che era ad Antiochia c'erano profeti e dottori: Barnaba, Simeone detto Niger, Lucio di Cirene, Manaem, amico d'infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo.

Atti 13:2 Mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati».

Atti 13:3 Allora, dopo aver digiunato, pregato e imposto loro le mani, li lasciarono partire.

Barnaba fu delegato dagli apostoli di Gerusalemme ad andare ad Antiochia

Atti 11:22 La notizia giunse alle orecchie della chiesa che era in Gerusalemme, la quale mandò Barnaba fino ad Antiochia

Barnaba benché fosse uno dei primi a vivere tutta l’esperienza della crescita della chiesa di Gerusalemme, non sembra che fosse riconosciuto come un apostolo in quell’ambito. Ma era una persona che era molto introdotta se potè presentare Paolo agli apostoli perché lo accogliessero come parte della chiesa. Testimoniò per lui e ebbe con lui una profonda relazione che durò molti anni.

Atti 9:27 Allora Barnaba lo prese con sé, lo condusse dagli apostoli, e raccontò loro come durante il viaggio aveva visto il Signore che gli aveva parlato, e come a Damasco aveva predicato con coraggio nel nome di Gesù

La chiesa di Gerusalemme e quella di Antiochia comunque non sono i soli modelli di chiesa che incontriamo negli Atti. C’è un altro modello interessante: la chiesa di Efeso.

Paolo iniziò la sua predicazione in Efeso con un gruppo di discepoli che non sò fino a quale punto potevano definirsi cristiani, come invece furono definiti i discepoli di Antiochia. Conoscevano qualcosa, ma erano all’oscuro dei principi fondamentali della fede cristiana, il battesimo in acqua ordinato da Gesù e l’esperienza del battesimo con lo Spirto Santo.

Atti 19:1 Or avvenne, mentre Apollo era a Corinto, che Paolo, avendo traversato la parte alta del paese, venne ad Efeso; e vi trovò alcuni discepoli, ai quali disse: 19:2 Riceveste voi lo Spirito Santo quando credeste? Ed essi a lui: Non abbiamo neppur sentito dire che ci sia lo Spirito Santo. 3 Ed egli disse loro: Di che battesimo siete dunque stati battezzati? Ed essi risposero: Del battesimo di Giovanni. 4 E Paolo disse: Giovanni battezzò col battesimo di ravvedimento, dicendo al popolo che credesse in colui che veniva dopo di lui, cioè, in Gesù. 19:5 Udito questo, furon battezzati nel nome del Signor Gesù;

19:6 e dopo che Paolo ebbe loro imposto le mani, lo Spirito Santo scese su loro, e parlavano in altre lingue, e profetizzavano. 19:7 Erano, in tutto, circa dodici uomini.

Questa chiesa dovette aprirsi al nuovo e permettere la trasformazione nella visione e nelle convinzioni spirituali. Lo fece in relazione al ministerio apostolico di Paolo e fu la base per l’espansione del regno di Dio in quelle contrade. L’evangelizzazione di Efeso coinvolse tutta la città e toccò ogni persona fino al punto che si scatenò una vera e propria battaglia spirituale da parte di coloro che avevano interesse a vendere gli idoli di Diana contro gli apostoli e la chiesa.

Nel movimento apostolico suscitato dal risveglio spirituale che sta venendo ci saranno molte chiese come Efeso che si apriranno al cambiamento sotto una guida apostolica e questo porterà un gran bene. Infatti come in Efeso queste saranno chiese forti che conquisteranno intere città e territori e annulleranno l’influenza diabolica esercitata sui luoghi dove vivono, chiese con un sano fondamento che permetteranno a molti di entrare nel regno. Non a caso l’epistola agli Efesini è quella a maggior contenuto di rivelazione apostolica e che spiega la dottrina del fondamento apostolico.

Per vari motivi ritengo che Efeso è il vero modello apostolico per la chiesa dei nostri giorni.


Costruire secondo i modelli


Il modello di Gerusalemme

La chiesa di Gerusalemme era rinchiusa su se stessa ed era come se fosse un piccolo regno.

Il suo inizio non è uguale a nessun altro perché fu iniziata in maniera soprannaturale e molto velocemente divenne una grande chiesa. La sua nascita è il giorno della Pentecoste dove migliaia di visitatori si trovavano nella città e ascoltarono il messaggio della salvezza e si convertirono.

Solo gi apostoli la governavano e i miracoli erano compiuti tramite le loro mani.

Atti 2:43 Ognuno era preso da timore; e molti prodigi e segni erano fatti dagli apostoli.

Atti 3:4- 8 Pietro, con Giovanni, fissando gli occhi su di lui, disse: «Guardaci!»

Ed egli li guardava attentamente, aspettando di ricevere qualcosa da loro. Ma Pietro disse: «Dell'argento e dell'oro io non ne ho; ma quello che ho, te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina!» Lo prese per la mano destra, lo sollevò; e in quell'istante le piante dei piedi e le caviglie gli si rafforzarono.E con un balzo si alzò in piedi e cominciò a camminare; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio.

Atti 4:33 Gli apostoli, con grande potenza, rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù; e grande grazia era sopra tutti loro

I 12 erano nati e cresciuti all’ombra di Gerusalemme e conoscevano tutto della città, lingua ,usi, modi di fare, problemi.

LA comunità di Gerusalemme è ideale nella sua struttura finanziaria: una vera propria comune e gli apostoli amministravano tutto.

Atti 2:44 Tutti quelli che credevano stavano insieme e avevano ogni cosa in comune;

Atti 2:45 vendevano le proprietà e i beni, e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno.

Atti 2:46 E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore,

Atti 2:47 lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati.

Ci sembra di capire però che non durò a lungo, se in Atti 6 gli apostoli devono affrontare la prima crisi a motivo degli ellenisti.

Le circostanze permisero una crescita nello stile del governo della chiesa inserendo nell’amministrazione anche 7 diaconi.

I diaconi furono scelti tra i nuovi leader emergenti, fu richiesto che avessero specifiche attitudini e fu affidato loro un preciso ambito di lavoro. Dovevano occuparsi solo dell’amministrazione del cibo alle vedove e non fare niente altro.

Non c’è nessuna menzione circa profeti o evangelisti nella primitiva chiesa di Gerusalemme, e anche la successiva espansione a motivo della persecuzione non portò gli apostoli fuori di Gerusalemme.

Atti 8:1 ..Vi fu in quel tempo una grande persecuzione contro la chiesa che era in Gerusalemme. Tutti furono dispersi per le regioni della Giudea e della Samaria, salvo gli apostoli.

La persecuzione fu però uno strumento per far nascere nuovi ministeri che fini a quel momento erano stati limitati ad una posizione piuttosto che a una funzione.

Filippo andò in Samaria e li nacque un risveglio, dopo circa 8 anni dalla nascita della chiesa in Gerusalemme . Pietro e Giovanni in questo contesto fecero il loro primo viaggio missionario in Samaria, aprirono la porta in Joppe e in Lidda ( at. 9.32-42; 10.5).

Solo dopo molti anni la chiesa ebbe degli anziani e profeti, e questo lo scopriamo dalla storia successiva.

Atti 11:27 In quei giorni, alcuni profeti scesero da Gerusalemme ad Antiochia.

Atti 15:2 E siccome Paolo e Barnaba dissentivano e discutevano vivacemente con loro, fu deciso che Paolo, Barnaba e alcuni altri fratelli salissero a Gerusalemme dagli apostoli e anziani per trattare la questione.

Atti 15:4 Poi, giunti a Gerusalemme, furono accolti dalla chiesa, dagli apostoli e dagli anziani e riferirono le grandi cose che Dio aveva fatte per mezzo di loro.

Filippo poi si sposò e dimoro in Cesarea dove ebbe quattro figlie che probabilmente impararono dal padre a muoversi nello spirito, visto che profetizzavano. Certo il padre non era da meno considerato che poteva parlare con gli angeli ed era stato rapito in spirito! ( cfr At. 8).

Il movimento dello spirito aveva toccato ora non solo Gerusalemme ma anche i territori gentili, ma certo la chiesa di Gerusalemme non era preparata per dare una adeguata copertura apostolica alle nuove chiese emergenti, né aveva mai penato di doverlo fare.

Infatti fu Paolo che iniziò il concetto del networking di chiese sotto la sua copertura apostolica fra quelle chiese che lui aveva stabilito ed aiutato a crescere.

I networking ( le reti) di chiese, sono il risultato di un efficace lavoro di squadra, appunto squadre apostoliche che provvedono una adeguata supervisione alle chiese.

Questo non è il modello di Gerusalemme.


Antiochia è un modello di transizione.

Non c’è più il legame con la legge e la tradizione giudaica, non è una chiesa di giudei per i giudei, ma è una chiesa di giudei e gentili per i gentili. Non si fa menzione della presenza di un qualche apostolo, neanche di qualcuno degli apostoli di Gerusalemme mandati per aiutare e sostenere l’opera come accadde nel caso di Samaria, nessuno del vecchio ordine apostolico, degli apostoli mandati alle pecore perdute di Israele (solo dopo l’ascensione a tutte le nazioni del mondo..) E’ una chiesa con una nuova visione e con nuovi ministeri riconosciuti nella sua compagine ministeriale: profeti e dottori. Anche queste figure non erano sconosciute alla mentalità giudaica che era familiare con i dottori della legge e con i profeti dell’antico testamento. Ma ora lo Spirito Santo da a queste figure una vitalità nuova. La profezia era non per Israele ma per la chiesa e per l’espansione del regno (..mettetemi da parte…. Per l’opera che ho preparato…-) e gli insegnati erano per insegnare la dottrina di Cristo alla luce della rivelazione del vecchio patto. In questa chiesa lo Spirito Santo compie una transizione portando il ministerio e la visione da una chiesa verso una città e per un popolo ( Gerusalemme) ad una chiesa per le città e per le nazioni del mondo con una predicazione non più basata sull’osservanza della legge, ma sulla comprensione della grazia e della grande salvezza che vi è connessa.

In effetti solo in Atti 14:14 Barnaba e Paolo vengono chiamati per la prima volta apostoli e certo possiamo dire che questi rappresentano un nuovo ordine di apostolato che possiamo chiamare come “apostolato della grazia”. Barnaba e Paolo sono apostoli della grazia, in quanto sono chiamati nel ministerio non come i 12 primi apostoli in virtù della chiamata del Cristo presente e vivente in mezzo a loro, ma in forza della chiamata del Cristo asceso,manifestata attraverso la rivelazione dello Spirito Santo per bocca dei profeti. Sono chiamati e mandati dai servi e dalla chiesa di Antiochia e sono chiamati apostoli in forza dell’efficacia del loro ministerio di predicazione della parola nelle contrade dell’Asia che portò alla nascita e alla consolidazione di varie chiese.


Efeso è un modello apostolico di fondazione e trasformazione

Efeso nasce e cresce grazie al ministerio apostolico di Paolo che però non lavora da solo ma in collaborazione con una sua squadra. Con lui ci sono Aquila, Priscilla Timoteo ed Erasto

Atti 18:18 Ora Paolo, dopo aver dimorato là ancora molti giorni prese commiato dai fratelli e s'imbarcò per la Siria con Priscilla ed Aquila, essendosi fatto radere il capo a Cencrea, perché aveva fatto un voto. 19 Quando giunse ad Efeso, li lasciò lì. Ma egli entrò nella sinagoga e si mise a discutere con i Giudei.20 Questi lo pregavano di rimanere con loro più a lungo, ma egli non acconsentì; 21 ma si congedò da loro, dicendo: «Devo proprio passare la prossima festa a Gerusalemme, ma ritornerò di nuovo da voi, se piace a Dio».

Aquila e Priscilla la coppia missionaria tengono la posizione “EFESO” nell’attesa che Paolo ritorni. Non sono nominati apostoli ma fanno parte della squadra di Paolo e sono evidentemente sottomessi alle sue direttive. Loro lavorano e Paolo predica. Lavorano come una coppia per discepolare un altro potente servo di Dio, che sarà anche lui annoverato tra gli apostoli

Atti 18:24 Or un Giudeo, di nome Apollo, nativo di Alessandria uomo eloquente e ferrato nelle Scritture, arrivò ad Efeso.25 Costui era ammaestrato nella via del Signore e fervente di spirito, parlava e insegnava diligentemente le cose del Signore, ma conosceva soltanto il battesimo di Giovanni.26 Egli cominciò a parlare francamente nella sinagoga. Ma, quando Aquila e Priscilla l'udirono, lo presero con loro e gli esposero più a fondo la via di Dio.

Apollo grazie all’operato di Aquila e Priscilla entra nell’entourage di Paolo ed è da loro raccomandato ai fratelli in Asia.

L’apostolo Paolo ritorna e riprende la sua opera infaticabile di fondazione e discepolato.In Efeso nacque la prima scuola di discepolato che sia mai esistita e l’opera apostolica portò trasformazione in un intero territorio.

Atti 19:1 Ora, mentre Apollo era a Corinto, Paolo, attraversate le località più alte del paese, giunse ad Efeso e, trovati là alcuni discepoli, disse loro: 2 «Avete ricevuto lo Spirito Santo, quando avete creduto?». Quelli gli risposero: «Non abbiamo neppure udito che vi sia uno Spirito Santo».3 E disse loro: «Con quale battesimo dunque siete stati battezzati?». Essi risposero: «Col battesimo di Giovanni».4 Allora Paolo disse: «Giovanni battezzò con il battesimo di ravvedimento dicendo al popolo che dovevano credere in colui che veniva dopo di lui, cioè in Cristo Gesù».5 Udito questo, furono battezzati nel nome del Signore Gesù.6 E, quando Paolo impose loro le mani, lo Spirito Santo scese su di loro e parlavano in altre lingue e profetizzavano.7 Or erano in tutto circa dodici uomini.8 Poi egli entrò nella sinagoga e parlò con franchezza per tre mesi, discutendo e persuadendo sulle cose appartenenti al regno di Dio.9 Ma poiché alcuni si indurivano e persistevano nell'incredulità, parlando male della via in presenza della folla, egli, ritiratosi da loro, separò i discepoli e continuò a discutere ogni giorno nella scuola di un certo Tiranno.10 E questo durò per due anni di modo che tutti gli abitanti dell'Asia, Giudei e Greci, udirono la parola del Signore Gesù. E Dio faceva prodigi straordinari per le mani di Paolo.

Dopo questi avvenimenti. Paolo si mise nell'animo di andare a Gerusalemme passando per la Macedonia e per l'Acaia, e diceva «Dopo essere stato lì, bisogna che io veda anche Roma».22 Mandati allora in Macedonia due dei suoi collaboratori, cioè Timoteo ed Erasto, egli si trattenne ancora qualche tempo in Asia.

In efeso poi tramite il suo ministerio vennero costituiti dei presbiteri a cui fu affidata la cura della chiesa in assenza dell’apostolato.

Atti 20:17 Da Mileto mandò ad Efeso a far chiamare gli anziani della chiesa.

Atti 20:28 Badate dunque a voi stessi e a tutto il gregge in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata col proprio sangue

Efeso è certamente l’esempio e il completamento del percorso verso il modello apostolico della chiesa ed infatti agli Efesini viene inviata la lettera che ha il più grande contenuto di rivelazione apostolica riguardo a Cristo e alla chiesa.


I problemi che nascono da una chiesa secondo il modello di Gerusalemme


1. la chiesa di Gerusalemme era una chiesa etnica e centrata su se stessa

Esaltare una cultura rispetto ad un’altra non è mai positivo, l’arroganza etnica sopprime la libertà. Dio è il Dio di ogni cultura e Gesù è morto per tutti gli uomini. Uno dei problemi della missione è la tentazione di esportare la propria cultura piuttosto che Cristo. Ma il vangelo è un messaggio trans-culturale. Specialmente nelle grandi città è essenziale per le chiese superare i limiti delle barriere razziali e culturali per prendere il meglio di ogni cultura per vedere la sua crescita.

Gli unici valori che devono essere sottolineati sono quelli del vangelo e non quelli della tradizione religiosa . I valori religiosi della chiesa di Gerusalemme sono noti: la circoncisione , l’appartenenza al popolo giudaico, la legge di Mosè,l’osservanza del sabato, l’astinenza dal cibo… ma questi erano fuorvianti e limitativi per il progresso del vangelo tanto che fu necessario un completo cambio di paradigma.

In Atti 15 abbiamo il primo concilio apostolico translocale che coinvolse non solo Gerusalemme ma anche le chiese gentili. Fu necessario stabilire il superamento della cultura giudaica per aprire la porta ai gentili: appunto un cambio di paradigma.

Il vangelo di Paolo ai gentili basato sulla grazia non era esattamente lo stesso di quello predicato dagli apostoli a Gerusalemme con l’osservanza dei riti giudaici.

La chiamata per molti oggi è di entrare nella transizione e nel nuovo ed essere una chiesa come Antiochia, una chiesa che nasce dalla predicazione del vangelo,che sviluppa i doni spirituali nel suo ambito ed è pronta ad inviare le sue risorse migliori per riprodursi in ogni parte in cui lo Spirito Santo invia, lasciando indietro vecchie visioni e tradizioni e percorrendo strade nuove di rivelazione ed ubbidienza.

La chiesa di Antiochia fu consolidata dal ministerio di Barnaba e Paolo ed ora questa squadra era pronta per essere inviata in altri luoghi con la benedizione ed il sostegno spirituale di tutta la chiesa.

Ma poi bisogna crescere verso il modello Efeso, verso una chiesa che non solo ha visione ma porta trasformazione.


La differenza tra il ministerio pastorale e quello apostolico

Nel ministerio pastorale di oggi non sempre troviamo i concetti proposti dal nuovo testamento; spesso c’è una mistura di concetti filosofici, psicologici e umanistici che trasformano la figura del pastore in un intellettuale che vive in una torre d’avorio, ma che sa molto poco del cuore delle persone che gli sono state affidate.

Molti pastori vivono il loro ministerio isolati e senza l’appoggio di nessuno e portano un grande peso, ma in verità questo non è ciò che è richiesto dal vangelo.

Molti pastori poi sentono una chiamata ad un cambiamento per entrare in una unzione apostolica , ma non sanno come fare o cosa sia.

Bene ecco alcuni punti importanti per comprendere la differenza nel ruolo e nel ministerio, perché oggi ci sono ancora persone fuori posto che devono assettare il loro ruolo e il loro tiro. Apostoli che fanno i pastori nella chiesa locale sono energie non bene investite se rimangono nella dimensione solo pastorale. Pastori che aspirano a fare gli apostoli sono disastri se lavorano in una unzione che non hanno. Pastori che hanno acquisito una dimensione apostolica devono essere liberati e riconosciuti perché possano funzionare nella completezza della loro unzione per la crescita dell’intero corpo di Cristo.


1. il ruolo del pastore è centrato intorno alle persone ed ai loro bisogni, l’unzione apostolica porta le persone ad essere centrate sulla chiamata e lo scopo di Dio per le loro vite.

L’unzione apostolica incontra i bisogni delle persone indirettamente esortandole a perseguire gli scopi e la chiamata di Dio per loro. Crea fiducia in Dio tale che permette alle persone di crescere nella fede end confidare in Dio piuttosto che di concentrarsi sui loro bisogni. La comunicazione è basata sul fatto che siamo stati acquistati con il sangue di Cristo perché possiamo essere usati per la sua volontà e per l’espansione del suo regno.


2. il ruolo del pastore è di amare e nutrire le persone affinchè siano in grado di portare i pesi, l’unzione apostolica lavora per allenare le persone affinchè possano sviluppare i loro muscoli.

L’unzione apostolica sfida le persone a raggiungere il loro massimo potenziale e a realizzare il piano di Dio per le loro vite. Va oltre la cura e l’assicurazione di sentirsi amati per sviluppare i muscoli virtuali dei credenti affinchè diventino maturi ed in grado di far crescere altri, cerca di presentare ogni uomo perfetto in Cristo ( Col. 1: 28-29)


3. Il ruolo del pastore è di prendere su di sé la responsabilità per il servizio di tutti, l’unzione apostolica lavora perché la responsabilità sia presa da tutti per un risultato migliore

L’apostolato sfida le persone a prendere da se stessi le loro personali responsabilità per assolvere ai loro bisogni e ottenere lo scopo della loro vita. Le persone scelgono il loro destino quando decidono di obbedire alla parola di Dio. L’unzione apostolica porta le persone a fare cose per sé. I credenti imparano a sollevare risorse e provvedere servizio per il regno così che divengono non spettatori ma attori, membri efficaci delle chiesa.


4. il pastore equipaggia i leader ad agire come agenti della grazia di Dio per incontrare i bisogni delle persone, l’unzione apostolica equipaggia ogni credente per funzionare effettivamente nel lavoro del ministerio

L’apostolo provvede una “parola di grazia” , l’impartizione dei doni e la fede affinchè ogni credente funzioni . L’impartizione apostolica avviene tramite l’imposizione delle mani e permette che nuovi semi siano piantati nella vita delle persone. Permette Che talenti ed abilità siano trasferiti a coloro che non ne hanno e abilita nel fluire della rivelazione permettendo alle persone di essere capaci di fare quello che Dio vuole.

Romani 1:11 Infatti desidero vivamente vedervi per comunicarvi qualche carisma affinché siate fortificati;

Romani 1:12 o meglio, perché quando sarò tra di voi ci confortiamo a vicenda mediante la fede che abbiamo in comune, voi e io.

Filippesi 2:12 Così, miei cari, voi che foste sempre ubbidienti, non solo come quand'ero presente, ma molto più adesso che sono assente, adoperatevi al compimento della vostra salvezza con timore e tremore;

Filippesi 2:13 infatti è Dio che produce in voi il volere e l'agire, secondo il suo disegno benevolo.


5. l’obiettivo del pastore è il mantenimento, il focus dell’apostolo è la maturazione

L’ apostolo Paolo si occupava dei credenti in una visone di crescita e di frutto,non solo di guarigione e di posizione. Non lavorava con lo scopo di avere dei credenti letargici che occupassero un posto. No aveva paura della crescita, ma la desiderava,non aveva paura di essere sostituito, ma ricercava la successione ministeriale.

Colossesi 1:28 che noi proclamiamo esortando ciascun uomo e ciascun uomo istruendo in ogni sapienza, affinché presentiamo ogni uomo perfetto in Cristo.

Galati 4:19 Figli miei, per i quali sono di nuovo in doglie, finché Cristo sia formato in voi,


6. il pastore assicura i credenti della loro posizione in Cristo, l’apostolo stabilisce la realtà sperimentale del Cristo nei credenti

Il focus apostolico qui è di spostare la visone da essere i santi ad essere i figli . Che le verità bibliche non siano solo conoscenze acquisite mentalmente ,ma realtà vissute sperimentalmente.


7. Il pastore incontra i bisogni esterni delle persone portando loro conforto e sollievo, l’apostolo incontrai bisogni interiori andando in profondità portando compimento e un grande senso di identità

L’unzione apostolica va oltre i bisogni dell’uomo

Apostolico ha da fare con l’apertura di nuovi territori e la conquista di intere città e nazioni per Dio

E’ in relazione all’estensione del regno di Dio sulla terra ed occupare posti e luoghi fisici e spirituali mai conquistati prima.

Apostoli sono in relazione alla paternità per generare figli e figlie spirituali ed al riconoscimento dell’autorità come padri in relazione ai nostri figli.

Apostoli sono i relazione all’inizio di nuove opere e alla apertura di nuove frontiere spirituali in una nazione, esempio un nuovo movimento di preghiera e di intercessione.

Portare il profetico in una nazione è apostolico, Educare i profeti al profetiamo è apostolico ma anche profetico.

Apostolico e in relazione al riallineamento di tutte le cose affinché la volontà di Dio fatta in cielo sia fatta anche sulla terra e la Signoria di Cristo sia manifestata in tutta la terra e la terra sia ripiena della sua gloria.

Paolo Montecchi

Dicembre 2006


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il voto cristiano! Da cristiano per chi dovrei votare? Molti cristiani sono molto attivi politicamente – sia che cercano di influenzare le leggi di un paese o di criminalizzare pratiche peccaminose, n

Le prove

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